Il brano, scritto da Luciano D’Abbruzzo, è stato registrato e mixato a Milano alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani da Niccolò Fornabaio e Taketo Gohara e masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà mastering.
Luciano D’Abbruzzo: voce e hammond
Prisca Amori: primo violino
Lorenzo Rundo: viola
Angelo Santisi: violoncello
Matteo Di Francesco: batteria
Giuseppe Mangiaracina: basso
Alessandro De Berti: Chitarra e arrangiamento archi
Giancarlo Boccitto: chitarra
Saluta tuo padre
Vieni ti racconto una storia, che anch’io ho paura la sera,
quando fa notte e la notte fa giorno.
E’ un viaggio d’andata senza risposte per me.
Ti aspettavi ritorno, non c’è.
E se dovrai dimenticare, sarò bravo a cancellare.
Certo che terrò la chiave dentro la cassetta in fondo al mare.
Dentro l’albero in fondo al mare.
Saluta tuo padre, digli che ti amo,
anche se tu non puoi fare lo stesso.
Saluta tuo padre, io sono in arresto,
ti aspetterò fuori che fuori è il mio posto.
Vieni ti porto cose calde da bere,
senza un bicchiere però.
Bevi dalle mie mani se vuoi o no.
E se dovrai dimenticare, sarò bravo a farti male.
Certo che terrò la chiave dentro la bottiglia in fondo al mare,
sopra l’albero in fondo al mare, dove forse mi verrai a cercare.
Saluta tuo padre, digli che ti amo,
anche se tu non puoi fare lo stesso.
Saluta tuo padre ed io genuflesso
ti aspetterò fuori se dentro non posso.
Saluta tuo padre, digli che ti amo,
anche se tu non puoi fare lo stesso.
Saluta tuo padre, gli chiedo il permesso
di sbattermi fuori.
Di sbattermi fuori.
Che ti amo lo stesso, ti amo lo stesso.
Vieni ti racconto una storia,
che anch’io ho paura la sera.
Greet your Father
Come, I’ll tell you a story, that I too am afraid in the evening,
when night falls and night becomes day.
It’s an outward journey with no answers for me.
You expected a return, it’s not there.
And if you have to forget, I’ll be good at canceling.
Of course I will keep the key in the box at the bottom of the sea.
Inside the tree at the bottom of the sea
Greet your father tell him I love you,
even if you can’t do the same.
Greet your father, I’m under arrest,
I will wait for you outside because outside is my place.
Come, I’ll bring you hot things to drink,
without a glass though.
Drink from my hands if you want or not.
And if you have to forget, I’ll be good at hurting you.
Of course I’ll keep the key inside the bottle at the bottom of the sea,
above the tree at the bottom of the sea, where perhaps you will come to look for me
Greet your father, tell him I love you,
even if you can’t do the same.
Greet your father and I kneel
I’ll wait for you outside if I can’t inside.
Greet your father, tell him I love you,
even if you can’t do the same.
Greet your father, I ask his permission
to kick me out.
To kick me out.
That I love you the same, I love you the same.
Come I’ll tell you a story,
that I too am afraid in the evening