Grazie a Francesco Carrubba

Una marcia dark cantautorale, un ritratto, un acquerello musicale, uno storytelling di paese, come se andasse in scena un coro cittadino sul sagrato davanti la chiesa, in una “piazza vuota” con “la gente arresa” tra “silenzio, desolazione e fame“, tra preghiere e primavere, tra miseria e solennità. Gli sguardi e le facce dietro le persiane.

Poi un incontro inatteso “ritornando a casa“, una sera in un vicolo …..

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